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EUROPA
Con la pandemia è diminuito il consumo di alcol, tranne nel Regno Unito

L‘Italia è trentunesima tra i Paesi europei nel consumo medio di alcol. Il primo in Europa e al mondo è la Lituania con 12,3 litri ogni anno a testa

CURIOSITÀ – Il consumo di alcol è diminuito durante la pandemia. Un calo che ha coinvolto tutta l’Europa, tranne nel Regno Unito. In Irlanda e in Germania è rimasto invece stabile. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato in queste ore dalla rivista scientifica Addiction e al quale hanno partecipato più di 20 istituti di ricerca di tutto il continente (e quasi 32mila volontario). La ricerca ha evidenziato che fattori come le difficoltà economiche e l’aumento dei livelli di stress per cause legate all’epidemia sono stati cruciali nel determinare il calo dei consumi un po’ ovunque. Ma ovviamente nella maggior parte dei casi il calo dei consumi è stato determinato dalla quasi totale assenza di eventi in cui si consumano grandi quantità di alcol nonché chiusura di pub e ristoranti. Le diminuzioni più significative sono state riscontrate in Albania, Finlandia, Grecia, Italia, Slovacchia e Spagna.

In Italia i livelli medi di consumo di alcol sono di circa 7,6 litri di alcol puro (è l’unità di misura per valutare il consumo di alcol a livello internazionale) pro capite l’anno. Equivalgono a circa 1,6 bottiglie di vino o 3 litri di birra a settimana per persona con almeno 15 anni di età. L‘Italia è trentunesima tra i Paesi europei nel consumo medio di alcol. Il primo in Europa e al mondo è la Lituania con 12,3 litri ogni anno a testa, seguita (in Europa) dall’Austria e dalla Francia.

Dai dati della ricerca si scopre anche nei mesi della pandemia in una possibile scala da -1 a +1 il consumo medio di alcol è diminuito nella maggior parte dei paesi europei con una media dello 0,14, raggiungendo il -0,37 in Albania, il paese dove il calo è stato più marcato. In base alle valutazioni dei ricercatori in Irlanda e in Germania il consumo di alcol è rimasto piuttosto stabile, mentre l’unico paese in cui sia stato osservato un aumento è il Regno Unito, dove il consumo è cresciuto dello 0,10.

Una causa dell’aumento dei consumi nel Regno Unito potrebbe essere collegata alla disponibilità di alcol rispetto ad altri paesi. Gli studiosi infatti hanno segnalato che nel Regno Unito i negozi di vino, birra e superalcolici erano stati inclusi nelle liste delle attività essenziali che avevano potuto rimanere aperte anche nelle fasi più cruciali della pandemia,

L’intera ricerca è stata coordinata dalla ricercatrice di Psicologia clinica e Psicoterapia dell’Università tecnica di Dresda (Germania) Carolin Kilian, con la collaborazione dell’ospedale universitario Clínic di Barcellona.

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