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I PAPERONI MILANESI
Ecco dove abitano i più ricchi di Milano. La mappa della ricchezza e della povertà

Brera e il Quadrilatero sono ancora in testa alla classifica della ricchezza pro capite dei residenti di Milano. A Quarto Oggiaro, Stephenson e Roserio ci sono i meno abbienti

MILANO – Brera e il Quadrilatero sono ancora in testa alla classifica della ricchezza pro capite dei residenti di Milano. Ma, subito dietro le vie storiche del centro città, sale al secondo posto la zona che unisce le ville di CityLife e gli eleganti palazzi della Milano borghese di via Vincenzo Monti. La fotografia del benessere milanese arriva dai dati delle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2020 dai contribuenti della città e pubblicata nei giorni scorsi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze: i numeri sono divisi per «Cap», il codice di avviamento postale.

Ebbene, l’imponibile medio più alto è quello, come si può immaginare, del Cap 20121 (che comprende Brera, San Marco e Castello) che oltre ad essere record metropolitano con oltre 88mila euro per contribuente è il reddito più elevato a livello nazionale.

Subito sotto ci sono gli abitanti delle ville extralusso di CityLife – nel quartiere che comprende anche Pagano e via Monti. Qui i residenti dichiarano mediamente 76.741 euro: un 14 per cento va oltre i 120 mila euro. Guadagni alti anche per i residenti delle strade tra Sant’ Ambrogio, San Vittore e il Carrobbio: qui si guadagnano in media 72.895 euro.  Poco sotto l’asse Duomo -San Babila, dove nel 2020 dove il  reddito medio è 65.867 euro.

Il 20122 completa la fotografia della Milano più agiata e comprende Ticinese, l’area intorno a San Babila e i quartieri adiacenti ai giardini della Guastalla: una media di 57 mila euro a residente. A seguire nella fascia media tra i 49 mila e i 44 mila euro figurano ampie zone cittadine che vanno da Portello, Lotto e Fiera (20149) a Porta Genova e Washington (20144) fino a viale Abruzzi (20129). Redditi simili nelle aree fra stazione Centrale-piazza Gae Aulenti e nelle zone intorno a corso Buenos Aires, accomunate dal cap 20124.

Tra le zone semicentrali l’imponibile medio supera i 45mila euro anche in zona Porta Nuova-stazione Centrale, Porta Romana, via Solari, Chinatown e Sempione. 

Si scende invece sotto la media cittadina non appena si entra in una vasta area periferica: il reddito tra i 26 e i 29 mila euro è incluso nei Cap 20134 e 20137 con Calvairate e Ortica nella zona orientale della città, Vigentino fino a Quintosole verso sud (Cap 20141), Trenno e Lampugnano a nord-ovest (Cap 20151), Maggiolina e Bicocca a nord-est (Cap 20125 e 20126).

Con la quarta fascia reddituale si toccano le zone della mappa tra i 22 e i 26 mila euro. Qui si incontrano alcune delle aree più esterne del Comune di Milano: la parte sud del Corvetto, Rogoredo e Santa Giulia (i Cap sono il 20139 e 20138) e, dalla parte opposta della città, Niguarda (20162) e il quartiere Adriano (20128) fino a Primaticcio e Baggio (Cap 20153 e 20147).

Quasi in fondo al redditometro, secondo la dichiarazione 2020, quattro grandi aree della periferia milanese che si attestano intorno ai 22mila euro: Gratosoglio, Boffalora e Barona a sud (Cap 20142); Muggiano a ovest (20152); i quartieri che si aprono sopra piazzale Loreto, e che comprendono NoLo, Turro, Crescenzago, Cimiano e Cascina Gobba (Cap 20127 e 20132). Sugli stessi valori i Cap 20156, 20158 e 20161 che accomunano Villapizzone, l’area del Cimitero Maggiore, Dergano, Affori e Comasina.

Ultima per introiti è la zona codificata dal 20157 in cui vivono i milanesi meno abbienti: qui i redditi scendono sotto i 18 mila euro e includono Quarto Oggiaro, Stephenson, Roserio per arrivare ai margini dell’area Expo.

Una nota infine per i Comuni dell’area metropolitana dove Basiglio e Cusago — rispettivamente con 45.220 euro e 37.640 euro pro-capite — «battono» la media cittadina che si attesta intorno ai 32 mila euro.

Infine i Paperoni. L’esercito più numeroso di chi dichiara oltre di 120mila euro all’anno si trova nei due ambiti di San Babila e Porta Venezia: qui risiedono rispettivamente 3.133 e 3.117 contribuenti di fascia alta. Nel centro cittadino un residente su sei (corrispondente al 16 per cento) dichiara un reddito superiore ai 120 mila euro.

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