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Alla VIRGIN DI VIA AMEDEO
Focolaio Covid in una palestra di Milano: scoperti 10 casi, uno è di variante indiana

Il paziente contagiato dalla variante indiana era già stato vaccinato con due dosi. Sono 140 le persone a rischio contagio e invitate a sottoporsi a un tampone

MILANO – Focolaio nella palestra Virgin di via Amedeo, nella zona Città Studi di Milano. E c’è almeno un caso di variante «delta» o «indiana». C’è poi anche un altro  elemento di preoccupazione: il paziente contagiato dalla variante era già stato vaccinato con due dosi. La palestra ha riaperto il 24 maggio, come previsto dalle norme nazionali. Nei giorni successivi sono emersi i primi casi. Grazie all’attività di contact tracing, Ats ha ricostruito la catena del contagio e individuato il polo sportivo come origine. Attualmente sono dieci i positivi: un’istruttrice e nove frequentatori dei corsi che si svolgono nella struttura. Nessuno è ricoverato. Sono stati identificati gli iscritti che hanno avuto contatti con loro dalla ripresa delle attività fino al 31 maggio, l’ultimo giorno in cui uno degli infetti ha messo piede in via Amadeo. Totale: 140 persone a rischio contagio e quindi invitate a sottoporsi a un tampone.

Il focolaio è stato reso noto dall’Ats Città Metropolitana di Milano. Tutti i positivi si trovano ora in isolamento.

Virgin Active ha diffuso una nota nella quale sostiene di “rispettare all’interno delle proprie strutture tutte le misure igienico sanitarie previste dal governo, sia nell’allenamento individuale che nello svolgimento di classi collettive”. La società aggiunge di essersi “resa da subito disponibile con l’Ats condividendo i dati richiesti rispetto alla frequentazione del club” per le opportune verifiche con l’obiettivo di “tutelare nel modo più rigoroso la salute dei propri collaboratori e clienti”.

In una fase calante dell’epidemia, con le vaccinazioni che procedono veloci, risulta insolito un focolaio di questo tipo. . Uno studio recente ha rilevato una resistenza maggiore di questa variante del virus verso i vaccini anti-Covid, specialmente dopo una sola dose, mentre l’analisi periodica di Public Health England indica che è diventato prevalente in Gran Bretagna, è il 50 per cento più trasmissibile della versione «inglese» e aumenta di due volte e mezzo il rischio di ricoveri. Dati che preoccupano il Regno Unito e potrebbero portare a un rinvio delle riaperture annunciate per il 21 giugno. Antenne drizzate anche in Lombardia e in Italia.

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