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LEGNANO
In manette spacciatore di cocaina che si nascondeva nell’ex manifattura Crespi

Gli agenti della Polizia di Stato di Legnano lo hanno beccato proprio mentre, accovacciato all'interno dei capannoni abbandonati, era intendo a confezionare le dosi di droga

Foto di archivio

LEGNANO – Era la droga dei ricchi per una serata da sballo. Ma ora è diventato lo stupefacente più in auge in qualsiasi strato sociale. Per qualsiasi occasione. Il business della cocaina non conosce crisi. I pusher sono stranieri, ma anche italiani. Giovani ma anche di mezza età. Pregiudicati, ma anche figli incensurati di famiglie benestanti, a dimostrazione di come la domanda e l’offerta attraversino oramai in modo trasversale le generazioni, abbattendo le barriere culturali ed economiche. Questa volta a finire in manette è stato un giovane di 20 anni, extracomunitario e irregolare, trovato con 31 “palline” di cocaina pronte per essere spacciate in città. Lo spacciatore si trovava nell’ex manifattura Crespi. Ad arrestarlo sono stati gli agenti della Polizia di Stato di Legnano che stavano effettuando dei controlli all’interno dei capannoni fatiscenti e abbandonati dell’ex azienda tessile di via Pasubio. A tradirlo il suono del suo cellulare. I poliziotti hanno sentito infatti la suoneria del suo telefonino e si sono avvicinati a quel suono fino a raggiungerlo. Il balordo se li è trovati di fronte all’improvviso mentre era accovacciato e intento a confezionare la droga (una quantità di circa 10,60 grammi di cocaina). Oltre alle confezioni di sostanza stupefacenti, sono stati sequestrati anche un bilancino e un paio di forbici.

 

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