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GENOVA
Camilla Canepa, l’autopsia: «È morta per emorragia cerebrale»

Sulla diciottenne, morta 16 giorni dopo la prima dose di AstraZeneca in un open day, saranno ora svolti altri esami per chiarire le cause che hanno portato al decesso

GENOVA – È stata un’emorragia cerebrale a uccidere Camilla Canepa, la ragazza diciottenne di Sestri Levante, 16 giorni dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca. È questo il risultato dell’autopsia che è stata eseguita dal medico legale Luca Tajana e dall’ematologo Franco Piovella. Adesso i consulenti nominati dalla procura dovranno proseguire con altri accertamenti fra cui quelli istologici per chiarire quale sia stato il motivo o i motivi che hanno portato al decesso lo scorso 10 giugno. Diciotto anni lo scorso dicembre, Camilla avrebbe dovuto prendere la maturità quest’anno per diplomarsi in ragioneria all’Istituto tecnico «In Memoria dei Morti per la Patria» di Chiavari. Aveva la passione il volley. La sua  una famiglia unita, stimata: il padre geometra, la madre impiegata in uno studio di un commercialista, la sorella di cinque anni più grande. Il 25 maggio Camilla aveva partecipato con entusiasmo all’open day organizzato dalla Regione Liguria per vaccinarsi con AstraZeneca. era contenta di essersi vaccinata. Il 3 giugno si era presentata al pronto soccorso dell’ospedale di Lavagna con cefalea e fotofobia. Era stata rimandata a casa dopo una Tac risultata negativa. Il 5 giugno è tornata al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Genova, il San Martino. Stava molto male e aveva difficoltà motorie. altri esami e le era stata accertata un’emorragia cerebrale. Ieri Camilla è morta dopo aver subìto un intervento chirurgico per rimuovere i trombi e per diminuire la pressione intra cranica. Vani tutti i tentativi per salvarla.

È stata subito aperta un’indagine e dai primi accertamenti sulla sua cartella clinica è stato scoperto che Camilla sarebbe stata affetta da una carenza cronica delle piastrine e da problemi ormonali. In particolare, la patologia riscontrata sarebbe la piastrinopenia autoimmune familiare.

Lo scorso 3 giugno la 18enne si era recata per la prima volta al pronto soccorso di Lavagna con sintomi molto gravi: forte cefalea e fotofobia. Sottoposta a Tac ed esami neurologici, che non avevano rilevato disfunzioni, era stata rispedita a casa. Le condizioni della ragazza, però, sono peggiorate e due giorni dopo Camilla è ritornata al pronto soccorso con deficit motori. A quel punto dagli esami strumentali è emersa l’emorragia cerebrale. La giovane donna, trasferita all’ospedale San Martino, ha perso la vita nella giornata di ieri, 11 giugno, dopo due interventi chirurgici effettuati nel tentativo di ridurre la trombosi cerebrale e la pressione intracranica.

Il ministero della Salute ha chiesto un nuovo parere in merito agli esperti del Cts, i quali, dopo aver esaminato numerosi studi per i giovani, si sarebbero trovati d’accordo sulla necessità di sospendere le somministrazioni per gli under 60 e di raccomandare ai giovani che hanno già fatto la prima dose con AstraZeneca di procedere con la seconda con Pfizer. Intanto, il sindaco di Sestri Levante Valentina Ghio, città originaria di Camilla, è intervenuta nuovamente sulla vicenda. “Abbiamo ritenuto, visto lo sgomento e la partecipazione che ha colpito tutta la città e dopo aver informato la famiglia – ha spiegato – di proclamare il lutto cittadino nel giorno delle esequie di Camilla. Rispettiamo la richiesta della famiglia di discrezione e riservatezza. Cerchiamo di tenere unite le persone perché è una notizia che ha scosso tutti”.

Tante, tantissime le espressioni di cordoglio che stanno giungendosi alla sua famiglia. “Camilla era una ragazza solare – la ricorda un suo compagno di classe – Dolcissima ed energica allo stesso tempo. Era fortissima nel volley. La chiamavamo bomber perché in campo schiacciava molto e tutte le volte erano “bombe”. “Era una trascinatrice per le compagne, un martello per le avversarie — dice di lei Federico Galdolfo, il dirigente della Vbc Casarza ligure, la squadra dove militava —. Camilla si era presa un anno sabbatico per via del Covid ma voleva riprendere il prossimo campionato. Grazie a lei lo scorso anno abbiamo ottenuto la promozione in seconda divisione”.

L’INCHIESTA

La Procura di Genova ha già avviato un’indagine per omicidio colposo, al momento contro ignoti. Il pubblico ministero Stefano Puppo e il procuratore aggiunto Francesco Pinto hanno fatto richiesta alla direzione sanitaria di tutta la documentazione relativa all’iter vaccinale, ma anche a quanto successo dal primo accesso al pronto soccorso, passando per le dimissioni, e il secondo ricovero.«Metteremo in atto il protocollo già applicato a un altro decesso post vaccino — spiega il procuratore aggiunto Francesco Pinto —: il fascicolo sarà aperto per omicidio colposo contro ignoti e si darà corso agli adempimenti necessari, a cominciare da quello autoptico e alla raccolta di tutta la documentazione”.

Intanto è stato ritirato il lotto di AstraZeneca con cui sono state vaccinate Camilla e anche una donna savonese di 34 anni: mentre si trovava al lavoro nel Tigullio, ha avvertito un forte mal di testa e si è recata autonomamente al pronto soccorso del Policlinico. Dai primi esami effettuati, è emerso un livello basso di piastrine nel sangue. La donna ha riferito di essere stata vaccinata ad Alassio il 27 maggio scorso con la prima dose di AstraZeneca: anche questa paziente è stata operata ed ora è in rianimazione.

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