BUSCATE – Il business era di quelli fiorenti. Affari sporchi, soldi facili. Non un piccola piantagione, ma addirittura un intero capannone. La fabbrica di marijuana è stata scoperta a Buscate: era dotata di serre attrezzate ad hoc, per la resa migliore. E addirittura a controllare l’attività illecita c’era un custode. Armato di pistola. A scoprire l’attività illecita dai forti incassi ( si presume che fornisse gran parte degli spacciatori del territorio) è stata la Polizia di Gallarate, guidati dal vicequestore aggiunto Luigi Marsico. Un vero e proprio laboratorio per la produzione su scala industriale di marijuana. In manette cinque albanesi. Nel totale sono state sequestrate 1176 piante di cannabis alte un metro e mezzo, 35kg di foglie secche e 15 kg di infiorescenze pronte per l’uso. Il blitz è scattato alle prime ore del mattino, coinvolgendo dodici agenti del commissariato. All’interno del capannone c’era anche un appartamento con tutti comfort e all’interno di questo alloggio è stata trovata anche una pistola, una Smith&Wesson rubata, con caricatore da sei colpi pronti all’uso.
I cinque cittadini albanesi, di cui due irregolari, sono stati arrestati in flagranza di reato. Dovranno rispondere di detenzione di ingente quantitativo di stupefacente ai fini di spaccio e detenzione abusiva di arma, ricettazione (per la pistola, risultata appunto rubata). Sono stati tutti rinchiusi in carcere a Busto Arsizio.