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SOS RODITORI
E’ allarme nutrie, la proliferazione è inarrestabile. Danni per gli agricoltori e rischio deragliamento treni

Le segnalazioni della presenza massiccia delle nutrie, la cui proliferazione è fuori controllo, si succedono quotidianamente da mesi. I roditori si stanno diffondendo ovunque.

LOMBARDIA – E’ allarme nutrie. La loro proliferazione è dilagante e inarrestabile. Ingenti in questi mesi i danni per le coltivazioni. Una crescita esponenziale che non si era mai registrata prima. E ora c’è anche il rischio del deragliamento dei treni. A riportare l’attenzione sulla questione è stato l’sos sulla sicurezza ferroviaria del recente caso, fortunatamente per il momento raro, avvenuto a Torre de’ Picenardi, in provincia di Cremona: tre traversine della ferrovia sospese sopra una voragine creata dai rodatori. Grazie alla segnalazione di un agricoltore, Sergio Pezzaioli, e alla prontezza del sindaco di Torre de’ Picenardi, Mario Bazzani, si è evitato il peggio. “Un agricoltore ha suonato al campanello di casa mia – ha raccontato il primo cittadino – Era piuttosto agitato, mi ha detto di aver visto una voragine sotto un binario, in una zona di aperta campagna”. Da qui è scattato l’allarme e subito sono state contattate le Ferrovie di Milano. “Ho un campo di mais vicino ai binari – ha aggiunto l’imprenditore agricolo – e quando è passato il treno ho notato che ondeggiava parecchio, in modo anomalo. Sono andato a verificare da vicino e ho notato che tutta la ghiaia sotto le traversine era stata come risucchiata. Praticamente le traversine non appoggiavano più su nulla. Io e il sindaco abbiamo subito segnalato il caso a Rfi e per fortuna l’intervento dei tecnici è stato tempestivo e risolutivo”.  

Il traffico ferroviario è rimasto interrotto per diverse ore, i convogli sostituiti con bus: la linea, Mantova-Cremona-Lodi-Milano è quella dei pendolari che attraverso le loro pagine social hanno commentato con grande preoccupazione quanto accaduto.

La pronta segnalazione ha evitato certamente che si potesse verificare un incidente ferroviario, ma cosa fare ora per evitare il ripetersi di casi del genere? L’emergenza del proliferare delle nutrie, infatti, sta dilagando a macchia d’olio e sono molti a chiedersi quanti potranno essere i binari sospesi su una voragine creata dai roditori, come i tanti agricoltori in Lombardia (ma anche in diverse altre regioni d’Italia) hanno evidenziato da qualche mese a questa parte. “In Lombardia, purtroppo, non c’è ancora un piano per le nutrie per i prossimi due anni e le risorse stanziate sono davvero insufficienti – ha detto il consigliere regionale Matteo Piloni, capodelegazione dem in commissione Agricoltura, che proprio in queste ore ha presentato una interrogazione all’assessore all’Agricoltura Fabio Rolfi sull’argomento -. Vogliamo sapere a che punto siamo con la predisposizione del piano operativo 2021/2023 di eradicazione della nutria e quali sono le ragioni di tale ritardo. Chiediamo poi maggiori lumi anche in merito allo strumento della sterilizzazione: l’opinione dell’assessorato e le azioni specifiche che intende attuare in proposito. Sarebbe, inoltre, opportuno approntare un piano economico pluriennale con risorse più cospicue  in modo da programmare in maniera compiuta anche le azioni da intraprendere che giocoforza, senza una disponibilità economica adeguata, non possono essere concretizzate”.

La nutria è un roditore semi-acquatico, originario del sud America e importato in Europa negli anni ’50 del secolo scorso. Ha la caratteristica di scavare gallerie per fare tane sotterranee, con uno sviluppo lineare di diversi metri, rappresentando così un rischio per la tenuta degli argini dei corsi d’acqua naturali, dei canali di irrigazione e di scolo. Una vera emergenza ecologica ed ambientale per la pianura. Essenzialmente erbivoro, secondo alcuni studi, per i soggetti adulti sono necessari circa 2 chili di alimento fresco al giorno. Ed è proprio questo uno dei problemi che vivono gli agricoltori quotidianamente, con asporti localmente anche consistenti, come ad esempio in questi periodi, con la semina del mais fatta da poco e le piccole piantine oggetto delle attenzioni delle nutrie.

Le segnalazioni della presenza massiccia delle nutrie, la cui proliferazione è oramai fuori controllo, si succedono quotidianamente da mesi. Rive che franano, argini che cedono, fossati come colabrodo: gli operatori agricoli sono esposti sempre più ad incidenti durante le fasi di lavorazione in campagna a causa del proliferare delle nutrie.  “Il rischio non è solo per gli agricoltori – spiegano dalla Coldiretti – ma anche i cittadini possono incorrere nei pericoli di sicurezza provocati dalla presenza incontrollata di questa specie di roditori. L’allarme per l’aumento esponenziale di questi animali è dimostrato anche dalle segnalazioni di cedimenti strutturali nei pressi dei corsi d’acqua e i canali a carico di famiglie che devono comunque rimediare al dissesto. Mai come adesso riceviamo numerose segnalazioni dai nostri agricoltori, preoccupati per l’impatto delle nutrie sulle loro coltivazioni ma anche per le conseguenze sulla loro sicurezza. E’ innegabile. Le nutrie si stanno diffondendo ovunque. L’invasione delle nutrie è ormai ovunque e sta diventando un’emergenza anche sanitaria”.

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