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INCHIESTA SU UNA CASA DI RIPOSO
La salma di un anziano dovrà essere riesumata. Era morto mentre vagava sotto la pioggia

Secondo gli inquirenti, quella notte, non sarebbero stati applicati all'anziano, ospite in un casa di riposo, strumenti idonei a impedirgli di alzarsi dal letto e di uscire

TURBIGO – Era un fredda giornata di novembre 2019. Senza essere visto dagli operatori sanitari, un anziano era uscito dalla casa di risposo in cui era ospite, per poi morire mentre vagava sotto una pioggia battente. Ora su questa vicenda gli inquirenti vogliono vederci chiaro e il pubblico ministero Nadia Calcaterra ha ordinato la riesumazione della salma prevista per il 27 luglio. A darne notizia è il quotidiano “La Prealpina”. I resti del pensionato saranno poi traslati a Brescia dove il medico legale svolgerà tutti gli esami possibili per accertare le cause del decesso. Per il momento l’unica certezza è che nel registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio colposo ci sono il direttore sanitario della struttura, un’infermiera e un altro addetto della casa di riposo.

L’inchiesta giudiziaria – partita da un esposto in procura dei parenti dell’ottantenne morto – è finalizzata ad accertare cosa ci facesse un degente fragile e affidato a una casa di riposo, in giro per Turbigo da solo, a quell’ora e con quelle condizioni climatiche. L’uomo aveva già manifestato episodi di wandering, quella pulsione a vagare in cerca di una meta amata che colpisce soprattutto i malati di demenza senile. Ed era sicuramente un soggetto “fragile”, essendo in una condizione di precario equilibrio psicofisico.

Secondo gli inquirenti, quella notte, non sarebbero stati applicati all’anziano strumenti idonei a impedirgli di alzarsi dal letto e di uscire dalla casa di risposo. Da lì aveva appunto iniziato a vagabondare per strada fino allo sfinimento o comunque all’assideramento. E ora quindi bisognerà accertare eventuali responsabilità. Gli accertamenti sulla salma che ora verrà appunto riesumata, dovrà accertare il motivo della morte: un malore provocato dall’esposizione al freddo? Un attacco cardiaco? Una caduta accidentale? Tutte domande che dovranno trovare una risposta. E da queste risposte si procederà con il valutare le colpe, se di fatto ci sono state, della struttura per anziani.

E’ bene precisare per contestualizzare l’accaduto, che il vagare e il disorientamento sono una elle conseguenze tipiche di chi soffre di demenza senile. In Italia oggi risultano scomparse quasi 1.700 persone sopra i 65 anni, molti (il 20%) con problemi di demenza. E le case di riposo mi generale hanno appunto anche il dovere di evitare che i loro ospiti che soffrono di queste fragilità possano uscire da soli e soprattutto nel cuore della notte.

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