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A Motta Visconti (MI)
Ricompensa di 3mila euro a chi fa i nomi dei vandali. Poco dopo tutti i teppisti sono stati individuati

Esasperato dai continui atti vandalici, il sindaco di Motta Visconti, Primo De Giuli, ha offerto una "ricompensa" di 3mila euro per chi avesse fatto i nomi dei teppisti

MOTTA VISCONTI (MILANO) – Muri delle case imbrattati e auto sporcate di vernice. Esasperato dai continui atti vandalici, il sindaco di Motta Visconti, Primo De Giuli, ha offerto una “ricompensa” di 3mila euro per chi fa i nomi dei teppisti armati di bomboletta spray. E la risposta non si è fatta attendere, tanto che tutti i responsabili sono stati individuati nell’arcivescovo di poche ore. Nessuno però ha poi chiesto un euro di quella “taglia”.

Primo De Giuli, 71 anni è il primo cittadino di Motta Visconti, paese affacciato sulle rive del Ticino. E’ lui l’artefice del post su Facebook che ha dato il via a una storia singolare.

Tutto è iniziato, infatti, la notte scorsa, lungo via San Giovanni e in alcune traverse. Qui sono stati imbrattati con ghirigori senza senso o frasi volgari, una decina di auto parcheggiate, oltre ai muri delle villette che si affacciano sulla strada. Privi di alcun senso civico, i vandali hanno colpita anche la recinzione della polisportiva che il Comune aveva appena ristrutturato con una spesa di 170 mila euro. Le frasi vergate sono soprattutto parolacce e insulti, nulla che abbia un connotato politico. Chiaro fin dal mattino, insomma, che si tratta di un raid vandalico.

La questione è rimbalzata subito sui social di paese dove proprietari e automobilisti esasperati hanno pubblicato le immagini di quelle sgradite sorprese: vernice sugli specchietti, sulle portiere, sul lunotto posteriore. Ed è qui che il sindaco sindaco De Giuli ha deciso di passare all’azione scrivendo un post su Facebook: “Ricompensa di 3 mila euro. Assicuro personalmente una ricompensa a chi fornisce informazioni utili per identificare gli autori dell’imbrattamento. Assicuro anonimato, contattatemi personalmente”. Passano poche ore e alcuni abitanti si sono presentati a casa sua con tanto di filmati delle telecamere di sorveglianza delle loro abitazioni che incidentalmente hanno ripreso un gruppo di 5 ragazzi e ragazze alle 3.09 di notte passare nella strada e scrivere su alcuni muri. “Mi hanno detto che non volevano nulla di quei 3mila euro – ha aggiunto il sindaco -. Nessuno ha chiesto un soldo, solo che venissero individuati i responsabili e risarcite le vittime. Ho portato i nomi e i filmati ai carabinieri e ho detto a tutte le vittime di sporgere denuncia in caserma. Punire i responsabili? Ci penseranno i magistrati, non io”.
I presunti autori sarebbero 3 ragazzi appena maggiorenni e due ragazze minori (una ha 14 anni), alcuni di Motta e altri di Casorate Primo e Trovo. “Avevano trascorso la nottata in giro dicendo alle rispettive famiglie che sarebbero andati a dormire a casa degli amici. La bomboletta? L’avrebbe portata uno di loro e i vandalismi, come mi ha detto una delle ragazzine coinvolte, sono iniziati per gioco e per noia”.
Uno scherzo di cattivo gusto che ora ai cinque ragazzi costerà caro.

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