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SESSO, DROGA E SANGUE
Durante una notte di sesso sadomaso, una giovane donna ha ucciso e tagliato a pezzi con un coltello il corpo del suo amante

La ragazza ha poi cercato di nascondere sommariamente i resti del giovane, gettando la sua testa in un secchio e il suo organo genitale in una casseruola di terracotta.

WISCONSIN (USA) – I contorni  della vicenda sono ancora al centro di una serrata investigazione ma è invece ben chiaro quale sia stato l’orribile esito di una appuntamento che invece prometteva ben altro.

Si è conclusa infatti in tragedia la notte  di sesso sfrenato, alimentata da alcol e metanfetamina,  tra due giovani del Wisconsin, la ventiquattrenne Taylor Schabusiness e un venticinquenne, Shad Thyrion (nella foto sopra) residenti a Green Bay, cittadina nei pressi del lago Michigan in cui si sono svolti i fatti negli scorsi giorni.

L’idea era di trascorrere qualche ora a casa della madre della vittima sperimentando quanto di più perverso alla strenua ricerca del piacere fisico, tra cui  il “choking”, una pratica molto diffusa nelle pratiche sado-maso che prevede uno sorta di strangolamento intenzionale del partner con la finalità di aumentarne le sensazioni durante l’orgasmo.

Ed è proprio in questo frangente che la donna, come ha dichiarato alla polizia, ha avuto un momentaneo black out, probabilmente dovuto all’eccessiva quantità di meth assunta,  in cui non solo ha ucciso il partner occasionale ma ne ha anche smembrato il corpo.

In preda alla paranoia Taylor, ha quindi cercato di nascondere sommariamente i resti dell’uomo, fatto a pezzi con un coltello da pane trovato in cucina, gettando la sua testa in un secchio e il suo pene in una casseruola.  A rendere più macabra la vicenda è stato il fatto che la madre dello sventurato, che dormiva in un’altra area dell’abitazione, si è accorta che qualcosa non andasse solo la mattina seguente, quando è stata risvegliata all’improvviso da un forte rumore di porta che sbatteva. Non trovando il figlio in casa e notando alcune tracce di sangue la donna si è quindi rivolta immediatamente alle forze dell’ordine per denunciare l’accaduto.

Nel giro di poche ore è emerso che l’ultima persona ad essere stata vista l’uomo era l’avvenente brunetta.

Taylor è stata rintracciata nella sua abitazione con ancora addosso gli abiti che portava al momento dell’omicidio ancora imbrattati di sangue. Insospettiti, gli inquirenti hanno quindi proceduto con l’ispezione della vettura della donna, dove sono stati rinvenuti gli arti inferiori dell’uomo e altri resti non identificati.  

E’ quindi iniziata  quella che la donna, come pare abbia dichiarato alla polizia, aveva prefigurato come una lugubre  “caccia al tesoro” in cui l’oggetto della ricerca fossero i resti umani della sua vittima e che la polizia «si sarebbe divertita nel cercare di ritrovare tutti gli organi».

Nella casa della madre del malcapitato sono stati ritrovati più tardi sia il secchio con la testa che  la casseruola con quanto rimaneva del suo organo sessuale, della parte superiore del torso, fluidi corporei e il coltello dalla lama fittamente dentata, probabile arma del delitto. Ha anche aggiunto che intendeva  portare via dal luogo del delitto tutti i resti del cadavere ma che, a causa di un attacco di pigrizia, anch’essa imputata all’abuso di metanfetamina, ha caricato sulla sua vettura solo alcune parti, dimenticando il secchio con la testa e la casseruola dell’orrore.

Quando durante l’interrogatorio è stato chiesto alla donna cosa fosse successo quella notte si è limitata a rispondere «E’ una bella domanda…».

Ha cercato di difendersi dichiarando che non era sua intenzione uccidere e che aveva perso il lume della ragione a causa dell’abuso di stupefacenti.

Accusata di omicidio di primo grado, accostabile al reato di omicidio volontario premeditato della legislazione italiana, mutilazione di cadavere e aggressione sessuale, la donna è ora in attesa della seconda udienza, prevista tra tre settimane nella contea di Brown.

«E’ stato uno dei peggiori crimini che abbiamo registrato nella nostra contea da lungo tempo a questa parte – ha dichiarato Caleb Saunders, assistente del Procuratore distrettuale -. Quanto successo, se la dinamica verrà confermata, è molto preoccupante e inquietante per via della sua natura perversa e la violenza con cui tutto si è consumato».

 

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