RIETI – È stato per anni l’incubo dei giornalisti televisivi, tanto che i suoi “sabotaggi catodici”, nel 2012, gli sono valsi l’ingresso nel Guinnes dei primati. Da ieri, 21 giugno, il 46enne Gabriele Paolini, il disturbatore tv per eccellenza, è in carcere a Rieti: dovrà scontare otto anni per via di un cumulo di pene. E’ stato condannato in via definitiva per un cumulo di reati che va dalla produzione di materiale pedopornografico, all’induzione alla prostituzione, fino alla tentata violenza sessuale su minori.
“Sono addolorato da questa decisione, ma respingo tutti i reati a me contestati perché non mi appartengono – ha commentato amaro Paolini appena appresa la decisione della condanna definitiva -. Ho amato quel giovane, nonostante la differenza di età. Io avevo 39 anni e lui 17, ma lo ho amato per davvero. Ma se la Cassazione ha confermato la condanna, allora è giusto andare in carcere, non voglio misure alternative”. L’uomo aveva già scontato parte della pena però poi ha sommato altre sentenze avverse che hanno fatto lievitare il periodo di detenzione da affrontare.